Chi di noi non ha in un cassetto delle cassette VHS con dei vecchi ricordi? Fino alla fine degli anni ’90 era il supporto più utilizzato per registrare video e riprodurli in casa con un videoregistratore.
A partire dal 2014 sono state rimpiazzate dai supporti ottici digitali, prima con i DVD e poi con il Blu-ray, oggi, invece , i video vengono realizzati con gli smartphone e caricati su social network e piattaforme di streaming, disponibili in qualsiasi momento senza la necessità di un supporto fisico o di un device specifico per la riproduzione.
Ricordiamo che la prima VHS è comparsa sul mercato nel lontano 1976, lanciata dall’azienda giapponese JVC, e negli anni ’80 ci fu un vero boom anche grazie alla possibilità di poter registrare e riprodurre fino a due ore di film e video.
Il monopolio delle videocassette è durato circa 20 anni ed ha contributo alla diffusione di videoregistratori che servivano per la riproduzione e per la registrazione dei contenuti proposti dai canali televisivi. Quante volte abbiamo aspettato l’inizio di un film in tv per premere il tasto REC e poi uscire? Tanti ricordi che alcuni nostalgici non voglio perdere, allora vediamo come convertire una VHS in digitale per non perdere definitivamente il contenuto.
Come convertire le videocassette (VHS) in formato digitale
La soluzione più logica per non perdere i contenuti della VHS è quella di convertirle in formato digitale per poi archiviare il contenuto nel disco rigido oppure masterizzarlo su un DVD o salvarlo all’interno di sistemi di archiviazione icloud.
Per poter digitalizzare la VHS è necessario avere un videoregistratore, un convertitore analogico/digitale e un programma di conversione. Il processo di digitalizzazione richiede tempo, per trasformare una VHS della durata di 2 ore e mezza in digitale, occorrono allo stesso modo almeno 2 ore e 30 minuti.
Come convertitore ti suggeriamo il Roxio Easy VHS to DVD 3, uno dei più utilizzati e performanti.
Conversione VHS a digitale
La prima cosa da fare è collegare il convertitore al PC e al videoregistratore, questo dispositivo mette in comunicazioni i due riproduttori convertendo il flusso analogico della VHS in digitale per il computer.
Bisogna poi installare un software di conversione, che solitamente è incluso nel convertitore analogico-digitale scelto, se non si riesce a utilizzarlo, è possibile anche provare altri programmi freeware disponibili in rete come VirtualDub.
Completata l’installazione del programma e avviato, bisogna settare le opzioni audio e video affinché la conversione avvenga correttamente. Di solito viene chiesto di creare un nuovo file o progetto, rinominare il file e verificare che il convertitore sia collegato e funzionante. Fatti questi passaggi, non ti resta che avvia la riproduzione del videoregistrazione e aspettare qualche secondo, tempo necessario per visualizzare le immagini all’interno della finestra del software in uso.
Adesso basta solo avviare la registrazione anche dal software e premere play sul videoregistratore, verrà creato il file AVI e lanciata la conversione.
Al termine della procedura, utilizza un software per aprire e riprodurre il file ottenuto, se non ci sono problemi, la conversione è completata.
Puoi anche decidere di riversare la VHS su chiavetta spostando il file nel supporto fisico per avere un’altra copia sicura, di masterizzare il video su un DVD o di caricarlo nel tuo servizio icloud come Google Drive o OneDrive.
I passaggi, in sintesi, per convertire le VHS in digitale:
- Collega il convertitore analogico/digitale al videoregistratore e al PC.
- Installa il software di conversione (es. Roxio o VirtualDub).
- Configura le impostazioni audio e video nel programma.
- Avvia la riproduzione della VHS nel videoregistratore.
- Avvia la registrazione dal software.
- Attendi la fine della registrazione (durata reale della VHS).
- Salva il file digitale generato.
- Riproduci il file per verificarne la qualità.
- Copia su chiavetta, masterizza su DVD o carica su cloud.