Gli SSD sono una parte fondamentale di un computer. Ecco perché spesso e volentieri li sentiamo nominare, ed ecco spiegato il motivo per cui, in fase di acquisto, il commesso del punto vendita tende a sottolinearne con insistenza la capienza.
Già solo per come si propone, e quindi per il produttore che vi sta dietro e per la capacità di memoria su cui può contare, l’SSD dà la misura della sua affidabilità: quando compriamo un computer nuovo o quando intendiamo ristrutturarlo con qualche componente più moderna, insomma, va assolutamente tenuto sott’occhio questo elemento!
SSD: valutare… le prestazioni
La maggior parte degli SSD presenti sul mercato – siano essi per PC Dekstop o per notebook – hanno un formato 2.5″ e vengono installati all’interno della macchina attraverso dei connettori SATA. A sua volta, lo standard del SATA è utile per definire la velocità di trasferimento dati. Per capirci, un SATA 3 riesce a far girare fino a 6 Gbps, mentre un SATA 2, solitamente presente nei computer portatili, vanta prestazioni che difficilmente vanno oltre i 3 Gbps.
C’è poi il SATA Express che permette l’unione dell’infrastruttura SATA con l’interfaccia PCI Express, e che proprio per questo riesce a far toccare al sistema la bellezza di 10 Gbit al secondo (che sulla carta, e quindi livello puramente teorico, sono 16 Gbit/s).
SSD: valutare… la memoria
Come detto inizialmente, molto importante è anche il discorso memoria. Dovete sapere intanto che gli SSD, esattamente come gli hard disk meccanici, rispondono ormai a un’ampia varietà di tagli tale da permettere di accontentare tutte le esigenze possibili. In linea di massima, comunque, un taglio da 256/521GB è assolutamente esaustivo. Se invece l’SSD ha il compito di affiancare qualcosa di già esistente, allora un 120GB può già andare bene.
Acquistare SSD: occhio a durata e garanzia
Infine, quando acquistate un SSD abbiate cura di valutare la durata e la garanzia che sono parametri fondamentali per poter contare su un’esperienza d’uso quanto più serena. Ciò che molti ignorano, a questo proposito, è che gli SSD hanno una “scadenza” determinata dal numero di scritture supportate (che in genere ammontano a qualche milione di ore ed il cui valore viene in ogni caso prestabilito dal produttore).